Il FMI ha ritoccato le stime di crescita mondiale
Il PIL globale rallenterà dal +6,1% del 2021 al 3,6% sia quest’anno che il prossimo. Per l’Ucraina previsto un -35%, per la Russia un -8,5%.
di Redazione
La guerra in Ucraina rischia di influenzare pesantemente l’andamento dell’economia globale. Già la Banca Mondiale nelle stime diffuse questa mattina ha tagliato il +4,1% previsto per il 2022 ad un +3,2%, poi sulla stessa linea è uscito anche il World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale, secondo cui la crescita globale rallenterà dal +6,1% del 2021 al 3,6% quest’anno e il prossimo, con previsioni ritoccate all’ingiù rispettivamente di 0,8 e 0,2 punti percentuali se confrontate con quelle diffuse prima dello scoppio del conflitto in Ucraina.
Per quanto riguarda l’Eurozona, le previsioni per il 2022 sono state limate di ben 1,1 punti percentuali, dal +3,9% al +2,8% e l’Italia è tra i Paesi, insieme alla Germania, per i quali il taglio alle stime di crescita è stato più consistente. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, infatti, il Prodotto Interno Lordo italiano crescerà del 2,3% quest’anno, contro il +3,8% indicato in precedenza, mentre quello della Germania dovrebbe segnare un +2,1% per poi accelerare al +2,7% l’anno prossimo.
Rivista al ribasso anche la crescita economica della Francia, al +2,9% quest’anno; quella della Spagna, al +4,8%; e quella del Regno Unito, al +3,7%. Un forte rallentamento dovrebbe interessare anche la Cina, per cui si prevede un aumento del PIL del 4,4%, mentre negli Stati Uniti l’economia dovrebbe crescere del 3,7%. Proprio nel fine settimana l’ufficio nazionale di statistica cinese ha diffuso le stime di crescita relative al primo trimestre del 2022, indicando un +4,8% annuo, mentre su base congiunturale la crescita è stata dell’1,3%.
Le stime di crescita del FMI relative invece ai diretti interessati dal conflitto, indicano un calo del PIL dell’8,5% per la Russia, contro il +2,8% avanzato a gennaio e il +4,7% registrato nel 2021, e un -35% per il PIL dell’Ucraina.