Manovra, Monti: “Non è vero che pagano sempre i soliti”
“Non c’è crescita senza disciplina finanziaria. Ma i mercati ragionano spesso in termini di sostenibilità del debito l’aumento delle tasse purtroppo necessario” è stato dirottato “più sul fonte dei patrimoni”. A spiegarlo è stato il presidente del Consiglio, Mario Monti, durante il suo intervento nell’Aula del Senato che licenzierà definitivamente il decreto salva-Italia. La partecipazione di più soggetti allo sforzo di sostenere l’economia italiana “rende infondato e ripetitivo lo slogan: ‘Pagano sempre i soliti'”, ha perciò chiosato Monti. “Abbiamo fatto tutto quello che è stato possibile fare nel volgere di sole due settimane”.
Le prossime misure riguarderanno il mercato del lavoro “che richiede per sua natura un maggiore dialogo con le parti sociali e per questo avremo un’agenda strutturata di incontri tematici”. E’ inoltre previsto “un approfondimento sui temi della spesa pubblica, a partire dalle amministrazioni centrali dello Stato. Sarà lavoro di mesi e non di giorni, ma anche un’opera che porterà risultati duraturi”. Poi “il lavoro sullo sviluppo e sulla crescita che presenteremo a breve e che saranno l’asse portante della nostra azione”.
“Godiamo dai partiti che ci sostengono un appoggio più grande rispetto a quanto gli stessi partiti dichiarano pubblicamente”, ha osservato inoltre il premier.