Argentina, l’ammissione di Videla: “Dovevano morire sette-otto mila persone”
“Per vincere la guerra contro la sovversione dovevano morire sette-otto mila persone”. E’ l’ammissione di Jorge Videla, dittatore argentino al governo dal 1976 al 1981, riguardo l’uccisione di migliaia di persone la sparizione dei loro corpi al fine di evitare proteste nel Paese.
E’ stato il quotidiano La Nacion ad anticipare alcuni passi di una intervista raccolta in carcere dal giornalista Ceferino Reato per la realizzazione del libro Disposicion Final.