Libia. Gli “stop and go” della Lega Nord
Tutto nel giro di poco meno di un’ora. Dapprima il commento del capogruppo alla Camera della Lega Nord, Maro Reguzzoni, il quale in riferimento alle polemiche sulla decisione del maggiore impegno italiano in Libia ha osservato: “Si mettano l’anima in pace quelli che sperano in una crisi di governo”. Tanto bastava, a leggere i titoli di alcuni quotidiani, per parlare di “frenata” da parte del Carroccio. Ma l’ultima posizione assunta da Maroni cambia le carte in tavola: “Siamo rimasti sorpresi perché nell’ultimo Consiglio dei ministri Berlusconi era contrario ai bombardamenti. Noi non cambiano idea da un giorno all’altro. I bombardamenti intelligenti, per definizione, non esistono”.
“Mi sembra inevitabile – ha aggiunto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni – che ci sia un passaggio parlamentare su una cosa così rilevante. Lo chiede l’opposizione, noi non siamo contrari. Ho parlato con Bossi: la linea della Lega sulla questione della Libia non cambia, ed è quella espressa dal segretario e riportata dalla Padania”.
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