La repressione in Siria: prosegue la strage di bambini. Ma il regime nega ogni responsabilità
Il capo degli osservatori in Siria, Robert Mood, ha riferito che nei giorni scorsi nella città di Hula, nella provincia di Homs, i morti sono stati 92 e di questi 32 bambini. La denuncia era partita dall’Osservatorio siriano a Londra e ha trovato presto conferma oltre che dall’Onu anche da un video su YouTube.
Intanto i comitati locali di coordinamento dell’opposizione hanno affermato che i morti nella repressione in Siria sono stati 1.486 nei tre mesi in cui Kofi Annan ha assunto l’incarico di inviato speciale per l’Onu e la Lega Araba, e ha aggiunto di avere raccolto le identità di tutte le vittime. Tra i morti, sottolineano i Comitati, vi sono 90 donne e 123 minorenni e bambini, di cui 95 maschi e 28 femmine.
Il regime, tuttavia, ha fatto sapere che rifiuta “totalmente ogni responsabilità governativa per questo massacro terroristico che ha colpito gli abitanti”.