Ddl anticorruzione, Cicchitto avverte: “Al Senato niente fiducia o voteremo contro”
Via libera da Montecitorio al ddl anticorruzione. Il provvedimento è stato approvato 354 sì, 25 no e 102 astenuti ed ora passa la vaglio del Senato per l’approvazione definitiva. Il testo prevede, tra le altre, norme per una maggiore trasparenza nella pubblica amministrazione, la non candidabilità dei condannati, la “nuova concussione” , intesa come induzione indebita a dare o promettere utilità e i reati di traffico di influenze illecite e corruzione tra i privati. A Palazzo Madama però le cose rischiano di complicarsi parecchio, soprattutto per l’atteggiamento del Pdl che non vuole fare sconti sulla responsabilità civile dei magistrati. Rivolgendosi al ministro della Giustizia Severino, il capogruppo del Popolo della Liberà Fabrizio Cicchitto sull’argomento è stato chiarissimo: “Noi avremmo voluto liberamente dibattere senza che lei fosse venuta in Parlamento a metterci le manette. Come dice il proverbio, uomo, o meglio donna, avvisata è mezzo salvata. Non porti emendamenti con la fiducia, se no voteremo contro”. Una presa di posizione netta che lascia presagire il clima che caratterizzerà la discussione al Senato. Lo stesso presidente della Camera Gianfranco Fini al riguardo è stato chiarissimo: “Spero di essere smentito, ma dopo l’intervento dell’onorevole Cicchitto temo che il ddl non sia approvato dal Senato prima della fine della legislatura”. Intanto il ministro Severino getta acqua sul fuoco: “Responsabilità civile? E’ presto per parlarne” ha chiarito il Gurdasigilli.