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Istat: “Stima preliminare del commercio estero con i paesi extra Ue”

“A maggio 2012, rispetto al mese precedente, si registra una crescita del 5,5% per le esportazioni e dell’1,2% per le importazioni”. Questo è quanto rende noto l’Istat in un comunicato diffuso oggi, giovedì 21 giugno.
“L’aumento congiunturale dell’export, diffuso a tutti i principali raggruppamenti di beni, risulta – prosegue la nota – particolarmente accentuato per l’energia (+51,1%). Dal lato dell’import la crescita interessa in particolare i beni strumentali (+10,7%), mentre i beni di consumo non durevoli registrano una flessione (-3,4%).
Nell’ultimo trimestre la crescita congiunturale delle esportazioni (+4,9%) interessa soprattutto l’energia (+13,2%) e i beni strumentali (+8,6%). La contenuta crescita delle importazioni (+1,3%) è dovuta, invece, ai prodotti intermedi (+3,7%) e all’energia (+3,3%).
Rispetto a maggio 2011, l’aumento delle esportazioni (+14,1%) coinvolge tutti i principali comparti, con un tasso di crescita ampiamente superiore alla media per l’energia (+35,4%). Se per le importazioni totali si registra una flessione tendenziale dello 0,9%, per i prodotti intermedi la diminuzione è molto consistente (-12,6%). Gli acquisti di energia (+9,1%) e di beni strumentali (+5,8%) risultano, invece, in espansione.
A maggio 2012 la bilancia commerciale registra un avanzo di 306 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto a maggio 2011 (-1.877 milioni). Infatti, a fronte di un contenuto peggioramento del deficit energetico su base annua (da -4.792 a -4.971 milioni di euro), si amplia notevolmente l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da 2.915 a 5.277 milioni di euro).
I mercati più dinamici all’export sono: Stati Uniti (+40,4%), OPEC (+37,1%), Giappone (+21,2%), Turchia (+17,1%), ASEAN (+16,9%) ed EDA (+15,8%). Le vendite verso la Cina, invece, registrano una flessione (-15,4%).
La diminuzione delle importazioni di beni riguarda – conclude il comunicato – in particolare quelli provenienti da: Turchia (-22,8%), India (-17,4%), ASEAN (-7,6%), EDA (-7,5%) e Svizzera (-7,0%). I paesi OPEC registrano un rilevante incremento (+50,7%)”.

 

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