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Italia-Germania, meno male che esiste il calcio

di Fabio Germani

L’Italia è lo spauracchio della Germania. Calcisticamente lo è da sempre, politicamente dipende. Bastano due quotidiani a comprendere la portata dell’impresa sportiva di giovedì sera (che poi, perché impresa? La Germania è squadra tosta, ma pure noi mica scherziamo) proiettata su un’altra dimensione, Libero e Il Giornale: Vaffanmerkel il primo, Ciao ciao culona il secondo.
La signora Merkel è troppo “rigorista” (come ha segnato la Germania?) e non particolarmente gioviale. Ma delusione (di lei, intendiamo) a parte, che c’azzecca la cancelliera tedesca con la partita? Ma non faremo i teorici del giornalismo corretto adesso poiché ce lo aspettavamo, complice oltretutto il Consiglio europeo in fase di svolgimento a Bruxelles (e in archivio abbiamo già diverse riflessioni sull’argomento). Oggi ciò che conta è che Italia e Germania si sono incontrate otto volte nelle competizioni internazionali e otto volte abbiamo vinto noi. Tiè.
Per fortuna è solo calcio, anche se c’è sempre chi è pronto a metterci un po’ di tutto nel calderone. Non che i colleghi tedeschi siano stati da meno. Alla vigilia ci avevano perculati sui soliti luoghi comuni: pizza e mandolino, italiani sciupafemmine (ti rubano le donne così come ti fanno gol all’improvviso o giù di lì). Sintomo inequivocabile di come i crucchi – calcisticamente sempre, eh – ci temessero. E a ragione visto che li abbiamo schiacciati: questa è l’unica verità tecnico-tattica del giorno dopo. Non è un caso se i quotidiani tedeschi venerdì ammettono la nostra superiorità e il senso di frustrazione a vederci godere per l’ennesima volta. Calcisticamente sempre, eh.
La finale sarà tra Italia e Spagna. Non ci lanceremo in pronostici per scaramanzia, ma una vaga idea di come possa concludersi il torneo ce l’abbiamo. Intanto siamo sicuri che il filo conduttore sarà il medesimo: Spagna-Italia, un calcio alla culona (epiteti che però rendono Frau Merkel più simpatica, lasciatecelo osservare) o qualcosa di simile. E poco importa per alcuni chi vincerà in quanto l’importante era far fuori la Germania dall’Euro. Calcisticamente sempre, eh.
Per fortuna è solo calcio. Perché se ci confrontassimo con i tedeschi su altri livelli saremmo presi dallo sconforto oggi, altroché. Meno male che esiste il calcio. Tiè.

 

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