Lavoro. La chimera del posto fisso
In attesa di comprendere quale potrà essere il reale impatto nel mercato del lavoro della riforma voluta dal ministro Fornero, ciò che emerge allo stato è che il posto fisso è da considerarsi sempre più una chimera. Nel periodo luglio-settembre, infatti, le assunzioni stabili previste sono appena il 19,8% su un totale di quasi 159 mila. In altri termini saranno 42 i contratti atipici ogni 100 contratti di assunzione diretti (erano 25,8 nel secondo trimestre dell’anno) e 25 contratti di lavoro non dipendente ogni 100 contratti di lavoro dipendente (diretti o interinali), vale a dire quasi il doppio rispetto ai 13 del trimestre precedente. A rilevarlo è l’indagine Excelsior di Unioncamere e del ministero del Lavoro.
Tuttavia un terzo dei nuovi assunti nel trimestre analizzato saranno giovani, stando alle previsioni di Unioncamere. “Per il terzo trimestre – si legge nello studio – le imprese assegnano ai giovani fino a 29 anni, tra il personale da assumere, una quota del 32,7% del totale, un punto percentuale in più rispetto al trimestre scorso. Questo incremento, in termini relativi, delle opportunità per i giovani si avrà però solo nel settore dei servizi, dove nel corso del trimestre il ricambio, sia pure parziale, della popolazione lavorativa, si accompagnerà anche a un maggiore ringiovanimento dei lavoratori in ingresso, la cui quota di giovani potrà infatti accrescersi di quasi tre punti, dal 32 al 34,7%”.
Sarà nel settore dell’industria che la quota dei giovani presenterà una leggera contrazione (dal 29,8 al 26,8%), mentre aumenterà nel campo delle professioni soprattutto per quanto riguarda docenti, insegnanti e ricercatori, operai dell’industria alimentare e tecnici del marketing. Altre professioni “interessanti”, sempre da un punto di vista delle prospettive, sono quelle degli operai metalmeccanici, del personale di segreteria e dei commessi della grande distribuzione. Mantengono la buona fetta di possibilità posti come cuochi, camerieri e commessi di negozi e di esercizi all’ingrosso, mentre calano le professioni legate ai servizi di sicurezza, addetti alla logistica a ai servizi di pulizia e tecnici amministrativi e finanziari.