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“Spread elevato a causa del contagio nell’eurozona”

Se lo spread Btp – Bund si attesta sopra quota 400 punti, la colpa è da addebitare all’effetto contagio nell’eurozona. Questo è quanto sostiene la Banca d’Italia in un’analisi pubblicata nella collana Questioni di economia e finanza.
A detta di via Nazionale, se venissero considerati solo i fondamentali economici di Italia e Germania, il differenziale dovrebbe fermarsi a quota 200 punti.
La crescita economica, condizioni fiscali, rischi finanziari, a partire dall’estate del 2011, non sarebbero sufficienti a giustificare il forte incremento dei “premi per il rischio occorso in alcuni Paesi sulla scadenza dei 10 anni”, tra cui l’Italia.
Vari modelli – sottolinea lo studio dal titolo Stime recenti dei premi per il rischio sovrano di alcuni Paesi dell’area euro – indicano infatti che, sulla base dell’andamento dei fondamentali economici (la crescita economica, le condizioni fiscali e i rischi finanziari) del Paese, il premio per il rischio sulla scadenza dei 10 anni, misurato dal differenziale di rendimento fra il Btp e il corrispondente Bund tedesco, dovrebbe collocarsi su valori dell’ordine dei 200 punti base (contro un livello di circa 450 punti base nella media di giugno del 2012).
Una parte significativa dello spread – secondo le analisi di Bankitalia – è spiegata dal forte calo del rendimento del Bund tedesco, che ha beneficiato di ingenti flussi di acquisti legati alla ricerca di attività ritenute più sicure da parte degli investitori.
Il recente andamento dello spread – si puntualizza nello studio – è in larga parte riconducibile a fenomeni di contagio non legati alle condizioni di fondo del Paese. Avrebbe riflesso, in particolare, l’emergere tra gli investitori di alcune paure sulla solidità dell’unione monetaria.

 

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