Il sì della Corte tedesca al fondo salva-Stati
La Corte costituzionale tedesca ha detto sì all’Esm (European Stability Mechanism), il fondo salva Stati europeo. Il contributo della Germania, tuttavia, sarà limitato a 190 miliardi e qualsiasi eventuale aumento dovrà essere vagliato dal Bundestag,
Cosa accade adesso? Il meccanismo di stabilità permanente è chiamato a sostituire l’attuale fondo Efsf. Quest’ultimo raccoglie risorse emettendo sul mercato bond garantiti dai Paesi. Al contrario l’Esm potrà contare finanziamenti raccolti progressivamente negli anni tra gli Stati membri fino al raggiungimento di 500 miliardi di euro.
Potrebbe essere la Spagna il primo Paese a ricorrere all’Esm, almeno stando a quato riferito dal premier spagnolo Mariano Rajoy nell’intervista rilasciata al quotidiano finlandese Helsingin Sanomat. “Oltre alla crescita – ha affermato Rajoy –, l’unica opzione che sto considerando è il ricorso al meccanismo annunciato dalla Bce”.
Mercoledì è stato anche il giorno del discorso sullo Stato dell’Unione del presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso. Parlando a Strasburgo, Barroso ha invocato un maggiore senso di solidarietà da parte dei Paesi più virtuosi e allo stesso tempo l’impegno di quelli più deboli a rispettare le tabelle di marcia concordate con i partner e il varo delle riforme. Ciò significa, sintetizzando il discorso di Barroso, che estremismo e populismo devono essere messi al bando al fine di evitare che si possa sfociare in un clima di antieuropeismo. In sostanza non vi devono essere dubbi sull’irreversibilità dell’euro. È giunto il momento, ha detto il presidente dell’esecutivo dell’Ue, di pensare ad un’Unione che sia anche politica.