Governo, Bonanni: “Pd e Pdl hanno paura di Monti”
Intervistato da Avvenire Raffale Bonanni ha detto: “Il Pd e il Pdl hanno paura di Monti. Della sua credibilità, della sua autorevolezza. Per loro era troppo imbarazzante fare i conti con una personalità apprezzata dalle Cancellerie e ascoltata dai mercati. Monti ha fatto scelte di rigore, ha imposto sacrifici al Paese, eppure ha mantenuto popolarità: questo per i partiti era difficile da sopportare. E allora l’hanno bloccato. Mi fido di Monti. Meglio un medico rigoroso che tanti, troppi ciarlatani”.
“Ce l’ho – spiega – con tutte le forze politiche dell’ancien regime. Senza distinzioni, senza nessuna assoluzione. Dovevano capire la drammaticità del momento, dovevano lavorare per aiutare la politica a presentare un’offerta completa e, invece, hanno provato e ancora provano a tagliare la strada a chi lavora per costruire un’area moderata. Non pensano mai al Paese, pensano solo e sempre alle loro convenienze. Hanno fatto di tutto (e l’hanno fatto fino all’ultimo) per tentare di mettere fuori gioco Mario Monti. Ma hanno fallito e Monti c’è e ci sarà. Con la sua proposta politica, con la sua agenda, con i temi sociali ed economici. Un lavoratore con uno stipendio da mille euro al mese non dovrà fare l’errore di mettersi nelle mani dei populisti di destra e di sinistra.
Con loro non si esce dal pantano, con loro le difficoltà possono solo trasformarsi”.
“Il taglio delle tasse è una sfida non più rinviabile e Monti lo sa. Bisogna usare la leva delle tasse per rilanciare l’Italia, per ridarle forza. Il premier se sarà ancora al timone lo farà. Lui è affidabile, è di parola. L’aveva promesso e l’aveva fatto.
Parlando poi dell’Imu per Bonanni “un’imposta così non può essere sopportabile. I ceti medi e soprattutto quelli bassi rischiano di finire al tappeto. Non si può reggere una tassa così ed è stato un errore dare facoltà ai comuni di poter imporre numeri da brivido. I cittadini non sono bancomat e Monti l’ha capito. Io scommetto su di lui e non credo di sbagliare”.