La musica di Spotify “sbarca” in Italia
Dopo un attesa durata quasi cinque anni Spotify è stato attivato anche in Italia. Si tratta di un’applicazione disponibile per praticamente tutti i sistemi operativi in commercio, mobile o non, che consente la fruizione in streaming della musica di proprietà di case discografiche come Sony, EMI, Warner Music Group e Universal.
L’applicazione è stata lanciata nel 2008 in Svezia per poi raggiungere gran parte del resto del mondo nel maggio del 2012. Mancava praticamente solo l’Italia dove Spotify è stata attivata il 12 febbraio, oggi.
Accedere al servizio è molto semplice: tramite il proprio account di Facebook, per un periodo di prova di sei mesi, durante i quali è possibile accedere a tutti i contenuti gratuitamente, l’unico inconveniente è che tra un brano e l’altro è presente la pubblicità. Al termine di questo periodo l’utente dovrà scegliere tra due pacchetti, Unlimited e Premium. Il primo consente di ascoltare tutti i contenuti senza interruzioni pubblicitarie al costo di 4,99 euro al mese, esclusivamente in modalità online. La seconda abbatte anche questa barriera, grazie al pacchetto Premium l’utente può accedere a tutta la musica e crearsi delle proprie playlist da ascoltare in modalità offline, il tutto al costo di 9,99 euro al mese.
I prezzi non troppo alti potrebbero essere un un buon compresso tra l’acquisto, molto spesso troppo oneroso, di musica, su piattaforme come Amazon o iTunes, e la pirateria informatica che nei primi sei mesi del 2012 è cresciuta ben del 43% dando all’Italia il terzo posto nella classifica mondiale.
L’interfaccia dell’app è intuitiva: la ricerca di un brano viene facilitata dalla classificazione per album, artista, etichetta, genere o data. All’interno della schermata è anche presente un motore di ricerca per facilitare ulteriormente l’utente.