Draghi: “Le banche hanno paura di prestare a economia reale”
Le banche della zonaeuro non prestano denaro all’economia reale anche perché “hanno paura di non vedersi restituire i fondi”, e questo è un problema su cui la Banca centrale europea “sta riflettendo”. A dirlo è stato il presidente della Bce Mario Draghi, intervenendo nella conferenza stampa svoltasi a margine dell’Eurogruppo a Dublino.
La Banca centrale europea, ha ribadito Draghi, continua a seguire una linea ritenuta “molto accomodante” con la quale soddisfa pienamente tutte le richieste di rifinanziamento che giungono dalla banche”. Eppure, questi fondi non vengono investiti nell’economia reale.
Tutto questo, secondo l’analisi dell’Eurotower, avviene per tre motivi principali. Per tre motivi principali, le banche non prestano denaro a loro volta. La prima è nelle eventuali difficoltà a finanziarsi, problema “ampiamente superato” dalle misure anticrisi dell’istituto di Francoforte. Il secondo motivo è rappresentato dalla mancanza di capitale nelle banche stesse, su cui la Bce non può nulla e che è una questione di competenza delle stesse banche o delle autorità nazionali.
Infine “la terza ragione è che le banche sono spaventate dalla possibilità che i clienti non ripaghino i prestiti, e allora non li erogano. Alla Bce continuiamo a riflettere sul come far superare alle banche queste paure – ha concluso il numero uno dell’Eurotower – siamo chiaramente determinati a fare in modo che i fondi iniettati trovino la strada verso l’economia reale, che siano le imprese o le famiglie, ma è abbastanza chiaro che su questo punto per essere efficaci serve la partecipazione di altri attori”.