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Il 14% dei distributori è irregolare

benzina_rincariSono 174 le irregolarità registrate su 1216 distributori di carburante controllati. E’ questo il bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza che ha portato a undici denunce per frode in commercio e uso di strumenti alterati, 68 sanzioni amministrative ai danni dei gestori delle pompe e al sequestro 59 strumenti tra colonnine e pistole erogatrici. Stando ai controlli quindi il 14% dei distributori sarebbe irregolare.
L’indagine ha portato alla luce anomalie che vanno dalla benzina annacquata, con lo scopo di crearsi riserve occulte di carburante da vendere separatamente, alla mancata erogazione dell’importo esatto, in alcuni casi anche del 10%. Le analisi chimiche hanno rilevato la presenza del 15% di acqua.
In provincia di Napoli un gestore ha assistito da al sequestro delle sue 12 colonnine e di due cisterne contenenti 20 mila litri di gasolio annacquato. L’indagine, sempre vicino Napoli, ha portato anche al sequestro di un altro impianto che presentava alterazioni alle schede elettroniche che si usano per la misurazione dei litri erogati. Da questo impianto sarebbero stati venduti irregolarmente un milione e duecentomila litri di carburante. “In due impianti di Palermo – si legge in una nota delle Fiamme Gialle -, i finanzieri hanno scoperto la manomissione dei sigilli di taratura apposti dall’Ufficio metrico e l’alterazione dei misuratori, con l’erogazione di carburante inferiore dell’8% rispetto a quanto visualizzato sui display. A Reggio Emilia, la benzina effettivamente erogata è risultata inferiore del 10% rispetto a
quanto indicato. Il gestore è stato denunciato e la colonnina sequestrata insieme al carburante. Inoltre, sono state avviate 79 procedure per la revisione degli erogatori da parte dell’Ufficio metrico della Camera di Commercio, che dovrà procedere ad una nuova taratura degli impianti. Questi sono gli episodi più recenti in ordine di tempo. Lo scorso giugno una frode molto più semplice era stata scoperta dai finanzieri di Pescara: in questo caso uno dei gestori distraeva gli automobilisti proponendo la verifica dei livelli o il cambio dei tergicristalli mentre l’altro azzerava il display, modificando il prezzo visualizzato attraverso i tasti che consentono di impostare l’erogazione di quantitativi predefiniti. L’attività delle fiamme gialle è svolta a tutela non solo degli automobilisti e delle casse dello Stato, ma anche dei tantissimi operatori del settore che operano correttamente”.

 

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