Il narcisismo ai tempi di Google
Si muovono sulla rete, dove usano i motori di ricerca per scoprire cosa si dice di loro. Sono i cosiddetti egosurfing, che – secondo una ricerca condotta dal Pew Research Center – sono per lo più uomini, di età compresa tra i 18 e i 29 anni.
Il narcisismo ha così la sua nuova evoluzione, quella digitale. Secondo quanto sostiene l’indagine del Pew research Center, nel 2012 il 56% (nel 2001 si trattava – sempre secondo la stessa ricerca – del 22%) della popolazione residente negli Stati Uniti ha cercato il proprio nome e cognome su Google.
Di questo 56%, la maggior parte è composta da uomini (il 58%) tra i 18 e i 29 anni (64%), mentre per il 58% hanno tra i 30 e i 49 anni.
sono laureati (68%) e diplomati (43%). Ma parlare di narcisismo è superficiale. A volte, dietro la ricerca spasmodica degli egosurfing c’è molto altro o più semplicemente la necessità di tutelare la nostra immagine.
“La gestione della reputazione online è diventata un importante affare sociale e professionale”, commenta Mary Madden, autrice della ricerca in questione.
Ed è difficile darle torto, ormai molte aziende controllano – prima di passare all’assunzione di un candidato – cosa scrivono di lui sul web.