Pil italiano in rosso: -1,9% su anno
Nel terzo trimestre del 2013, spiega l’Istat, il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell’1,9% nei confronti del terzo trimestre del 2012. Il calo congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dei servizi e di un aumento del valore aggiunto nell’industria. Il terzo trimestre del 2013 ha avuto tre giornate lavorative in più del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2012.
Nel terzo trimestre del 2013 in termini congiunturali il PIL è aumentato dello 0,7% negli Stati Uniti e dello 0,8% nel Regno Unito. In termini tendenziali la crescita è stata dell’1,6% negli Stati Uniti e dell’1,5% nel Regno Unito. La variazione acquisita per il 2013 è pari a -1,9%.
Per quanto riguarda le principali economie dell’Eurozona, che dovrebbe chiudere il 2013 con un calo dello 0,4%, risulta che l’economia tedesca ha assistito ad una crescita dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. L’andamento della Francia è sostanzialmente simile a quello italiano: nel terzo trimestre l’economia transalpina è scesa dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Guardando all’Olanda è possibile notare un aumento dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, consentendo al Paese di uscire dalla recessione. Persiste tuttavia un calo dello 0,6% su base annua. Sulla stessa linea anche il Portogallo che è cresciuto dello 0,2% sul trimestre precedente ma che registra ancora un -1% rispetto allo stesso periodo del 2012.