Il 6,6% dei pensionati continua a lavorare | T-Mag | il magazine di Tecnè

Il 6,6% dei pensionati continua a lavorare

lavoroLe forme di transizione graduale verso il pensionamento non sono diffuse nel nostro Paese, a dimostrarlo è il fatto che solo il 3,5% degli occupati tra 55 e 69 anni ha ridotto l’orario di lavoro nella fase lavorativa che precede la pensione.
Stando ai dati raccolti da Istat il 62,0% degli occupati di età compresa tra i 50 ed i 69 anni ha intenzione di smettere di lavorare appena inizierà a ricevere una pensione da lavoro. Una tendenza osservata soprattutto tra le donne e tra i lavoratori dipendenti. Al contrario il 6,6% dei lavoratori 50-69enni, 411 mila unità nonostante già stiano percependo la pensione da lavoro continuano tuttavia a lavorare. Tra questi sei occupati su dieci dichiarano di farlo per motivi puramente economici.
Tra gli occupati della fascia di età presa in considerazione “prevale – spiega l’Istat – un diffuso senso di incertezza riguardo all’età programmata del ritiro definitivo dall’attività lavorativa”: tanto che il 62,1% non ha ancora preso una decisione.
Del totale degli occupati 50-69enni solo un terzo dichiara la propria disponibilità a posticipare l’uscita definitiva dal posto di lavoro oltre la data prestabilita. Anche in questo caso i motivi sono prettamente legati agli incentivi economici.
Passando ai contributi previdenziali, solo 541 mila unità dichiarano di non averne versati. Una tendenza quest’ultima riscontrata maggiormente tra le donne e tra i 50-69 anni residenti nel Sud d’Italia.
Passiamo ora agli inattivi: il motivo prevalente del ritiro è il raggiungimento dei requisiti minimi, nel 43,6% dei casi, mentre il 16,1% dichiara di aver ceduto al pensionamento obbligatorio.
“La durata media – spiega ancora l’Istituto – delle carriere lavorative dei ritirati dal lavoro di 50-69 anni è di 36,2 anni, in lieve aumento rispetto al 2006 (era di 35,1 anni). Le carriere continuano a essere mediamente più lunghe per la componente maschile (37,6 anni contro 33,9 anni delle donne)”.
Rispetto al 2006 il numero medio di anni di contributi versati sale da 34,0 a 35,4 anni e, in media, i periodi di contribuzione risultano essere inferiori per le donne e per i pensionati del Mezzogiorno.
Nel 2012 l’età media in cui i ritirati dal lavoro di 50-69 anni hanno iniziato a ricevere la pensione da lavoro si attesta a 58 anni, contro i 57,1 del 2006. Per le donne l’età pensionabile, a causa di carriere lavorative meno regolari, arriva mediamente più tardi rispetto agli uomini.

 

Scrivi una replica

News

«A marzo i prezzi alla produzione dell’industria in calo su base annua (-9,6%) e mensile (-0,2%)»

«A marzo 2024, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,2% su base mensile e del 9,6% su base annua (era -10,8% a febbraio)». Lo…

2 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Torna a contrarsi la manifattura italiana

Ad aprile il settore manifattueriero italiano ha registrato una nuova battuta d’arresto, tornando inzona contrazione dopo l’espansione registrata a marzo. L’indice HCOB PMI calcolato dall’Hamburg…

2 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Stati Uniti, la Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi di interesse

La Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi d’interesse al 5,25-5,50%, spiegando che di non aspettarsi «che sarà appropriato ridurre i tassi fino a quando…

2 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Stati Uniti, proteste all’Ucla: polizia spara proiettili di gomma

Si registrano ancora tensioni negli Stati Uniti, da settimane teatro di proteste contro la guerra a Gaza nelle principali università. Secondo quanto riferito dalla Cnn,…

2 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia