L’uso di internet nel vecchio continente | T-Mag | il magazine di Tecnè

L’uso di internet nel vecchio continente

di Matteo Buttaroni

internetSecondo un Rapporto di Eurostat sullo stato di Internet in Europa risulta che, nell’Unione europea dei 28, nel 2013 il 79% delle famiglie ha accesso ad internet mentre il 76% vanta una connessione a banda larga, dati che nel 2007 si attestavano rispettivamente al 55% ed al 42%.
Secondo lo studio, il 62% dei cittadini Ue utilizza la rete ormai regolarmente, connettendosi almeno una volta al giorno, mentre il 10% lo fa almeno una volta a settimana. Al contrario il 21% degli intervistati ha dichiarato di non essersi mai connesso, dato in netto calo in contronto al 37% rilevato nel 2007.
Cresce l’uso dei siti istituzionali, il cosiddetto e-government: il 41% dei cittadini del vecchio continente, infatti, ha utilizzato internet per interagire con le pubbliche amministrazioni. I servizi online più utilizzati sono stati: la dichiarazione dei redditi per il 44%, le richieste di documenti personali per il 20%, le prestazioni di sicurezza sociale per il 16% e l’iscrizione alle scuole superiori o all’università per il 9%.
L’accesso ad internet varia dal 54% delle famiglie bulgare al 95 % dei Paesi Bassi. In Lussemburgo si connette il 94% delle famiglie, in Danimarca e Svezia il 93% . Mentre le quote più basse si registrano come già detto in Bulgaria, con il 45%, in Grecia con il 56% e in Romania con il 58%. Nel 2013 almeno la metà delle famiglie ha una connessione a banda larga: la quota più alta si registra in Finlandia con l’88%, seguono la Danimarca, i Paesi Bassi, la Svezia (nel 2012 ) e il Regno Unito, tutti con un tasso di diffusione della banda larga pari all’87% e la Germania con l’85%. Oltre l’80% delle persone utilizza internet ogni giorno in Danimarca, nei Paesi Bassi, in Lussemburgo e in Svezia.
Il 42% dei cittadini residenti in Romania ha dichiarato che non si è mai connesso ad internet, una tendenza piuttosto alta che ha trovato riscontri anche in Bulgaria, con il 41%; in Grecia, con il 36%; in Italia, con il 34%, in Portogallo, con il 33%, a Cipro e in Polonia, entrambe con il 32%.
Grazie ai dati è possibile notare come i servizi di e-government vengano più utilizzati nei Paesi membri del nord Europa e nei Paesi Bassi: nel dettaglio sono servizi utilizzati dall’85% delle famiglie della Danimarca, dal 79% dei Paesi Bassi, dal 78% della Svezia, dal 69% della Finlandia, dal 60% della Francia, dal 56% del Lussemburgo, dal 54% dell’Austria e dal 52% della Slovenia.

 

Scrivi una replica

News

Inflazione: nell’area Ocse al 5,8%, in Italia all’1,2%

A marzo l’inflazione dell’area OCSE si è attestata al 5,8% dal 5,7% di febbraio, mentre in Italia è salita dallo 0,8% all’1,2%, riflettendo il forte…

6 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

«Il 70% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni non risponde al telefono»

Sette persone su dieci, di età compresa tra i 18 e i 34 anni, non risponde più al telefono. Lo sostiene un sondaggio condotto dal…

6 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Sanità, oltre 90mila infezioni quotidiane negli ospedali europei

In Europa, oltre 90mila persone contraggono un’infezione ogni giorno, durante il ricovero in ospedale. Lo rende noto l’ECDC, European Centre for Disease Prevention and Control,…

6 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Riforme, settimana importante per Autonomia e premierato

Settimana fondamentale per due riforme chiave dell’agenda di governo, l’Autonomia differenziata e il premierato: la prima sponsorizzata dalla Lega; la seconda, invece, da Fratelli d’Italia.…

6 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia