L’allarme di Calabrò: “Il declino non è percepito, la riforma della Rai non piace ai partiti”
“La riforma della Rai è scomoda e non piace ai partiti che albergano nell’azienda e non piace ai concorrenti che mal vedono una Rai più competitiva”. È quanto spiegato dal presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabrò, nella relazione annuale al Parlamento presentata alla Camera. “La Rai dovrebbe avere maggiore considerazione per la qualità del suo servizio. Purtroppo arrestare il declino della tv pubblica è una priorità non percepita come tale. Il sistema televisivo italiano cresce del 4,5% in termini di risorse – ha inoltre evidenziato Calabrò –. Mediaset rappresenta il 30,9% delle risorse complessive, Sky il 29,3%, Rai il 28,5%”. E nonostante gli italiani siano piuttosto attivi su internet e sui social network, l’89,1% continua ad utilizzare la tv, a tut’oggi il medium più usato per informarsi.