Il consumo di farmaci in Italia
Dal rapporto redatto dall’Aifa sull’uso dei farmaci nel 2013 è emerso che nell’anno preso in esame ogni italiano ha consumato in media 1,7 dosi di farmaci al giorno. Più precisamente 1.679 dosi al giorno ogni mille abitanti e il 70,4% è stato erogato a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
La spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, è stata pari a 26,1 miliardi di euro, in aumento del 2,3% rispetto al 2012.
La categoria dei medicinali maggiormente consumati è quella dei cardiovascolari. Seguono quelli per l’apparato gastrointestinale e per il metabolismo, quelli per il sangue e per gli organi emopoietici, quelli per il Sistema nervoso centrale e quelli per l’apparato respiratorio.
Nella fascia di età 15-64 anni le donne consumano l’8% di farmaci in più rispetto agli uomini .
Per quanto riguarda la ripartizione regionale, dall’analisi emerge che l’Umbria è la Regione dove si consumano più farmaci per l’ipertensione e per lo scompenso cardiaco. In Sicilia si registra il dato più alto per quanto riguarda il consumo di antiacidi e antiulcera. La Campania primeggia invece per antiagreganti, anticoagulanti e antibiotici.
Guardando invece all’assistenza convenzionata di Classe A-Ssn, la Regione con maggiori consumi è il Lazio, cui seguono la Calabria e la Sicilia. Ancora la Sicilia risulta anche quella con la spesa lorda pro capite più alta. Appena dietro troviamo Campania e Puglia.
La spesa più bassa e il minor consumo si registrano nella Provincia autonoma di Bolzano.
“I farmaci a brevetto scaduto – si legge nel Rapporto – hanno rappresentato il 64,3% delle dosi e il 41,5% della spesa netta (con un incremento del +3,8 punti percentuali rispetto al 2012). Il 14,9% è costituito dai farmaci equivalenti (erano il 13,4% nel 2012)”.
L’aumento del 41% nelle segnalazioni di sospette reazioni avverse conferma il miglioramento del sistema di farmacovigilanza. Oltre la metà di esse è pervenuta da medici ospedalieri. Tuttavia, rimangono ancora basse le segnalazioni dai medici di medicina generale.
La Lombardia e la Toscana rappresentano il 45% delle segnalazioni complessive.