Festa de l’Unità, Renzi: “L’abbiamo chiamata così perché questa è la nostra casa”
“Abbiamo scelto di abbinare la spinta verso il futuro, che sempre contraddistingue i democratici e i progressisti, con l’orgoglio per le nostre radici, per le culture che si sono mescolate nell’impasto unico del Pd; quelle della sinistra, della sua tradizione, del cattolicesimo democratico, del liberalismo, dell’ambientalismo. Abbiamo scelto di chiamare le nostre feste de l’Unità, per dire che questa è casa nostra, una casa aperta, e che il giornale fondato da Antonio Gramsci tornerà a vivere, a creare dibattito, a sferzare e sferzarci, come ha fatto in tutti questi anni e come fa Europa, più giovane, ma vitale. Tutti noi siamo chiamati a uno sforzo di sobrietà, di rigore, di trasparenza. E’ quello che abbiamo cominciato a fare, con determinazione, con le iscrizioni, il fundraising. I giorni della Festa de l’Unità di Bologna saranno l’occasione per preparare una stagione di governo che sarà difficile e appassionante, perché stiamo cambiando l’Italia. Coinvolgendo, e non escludendo. Correndo, ma senza lasciare nessuno indietro, come il Festina lente (affrettati lentamente) che mi ha accompagnato per tanti anni a Palazzo Vecchio a Firenze. Aprendo, senza perdere mai il senso di chi siamo e da dove veniamo. Buona Festa a tutti ai volontari di Bologna e di tutte le feste in corso da settimane in giro per l’Italia, ai militanti, ai curiosi che passeranno a sentire un concerto, alle donne e agli uomini che onoreranno il credito concesso al Pd dagli italiani”, così il presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi, in un messaggio per la Festa nazionale dell’Unità.