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Chi ha annullato l’effetto del bonus Irpef

ImpreseL’incremento della pressione delle tasse locali ha annullato gli effetti del bonus Irpef da 80 euro istituito con la legge 89 del 2014. Il bonus “avrà ripercussioni positive sul Pil in quanto le famiglie potranno spendere di più e le imprese saranno stimolate a investire e, di conseguenza, a creare maggiore lavoro”, come spiegava solo qualche settimana fa il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan nel corso di un’intervista all’agenzia di stampa Ansa. Eppure le cose sembrano andare diversamente per le oltre 8 milioni di famiglie italiane (un terzo del totale) che ne hanno beneficiato. Secondo uno studio della Cisl, pubblicato martedì 18 novembre, il bonus è stato infatti compensato dall’aumento della pressione fiscale. In particolare dall’incremento delle addizionali (regionali e comunali) oltre alla reintroduzione della tassazione sulle prime case (Imu e Tasi) che, secondo una recente stima dell’ufficio studi di Confedilizia, permetterà all’Erario di incassare 24,8 miliardi di euro nel caso in cui tutti i Comuni applichino l’aliquota minima della Tasi o 28 miliardi nell’eventualità venga adottata l’aliquota massima. In entrambi i casi si tratta comunque di una somma di denaro superiore a quella garantita dall’Ici nel 2011 (9,2 miliardi di euro).
Soldi che i Comuni intendono usare per far fronte ai tagli imposti dal governo anche in occasione dell’introduzione del bonus Irpef da 80 euro, garantito in parte anche da una riduzione del budget a disposizione di Comuni, Regioni e Province per oltre due miliardi di euro nei prossimi tre anni (articolo 47 comma 8).
All’aumento delle imposte locali “non corrisponde – osserva ancora la Cisl – una pari riduzione di quelle erariale”: la pressione fiscale delle principali imposte statali sulle famiglie “è nel 2014 del 29.7%”. Come nel 2010.
Le differenze rispetto al passato sono semmai altre: la ricchezza media netta in termini reali delle famiglie, ridotta del 9% tra il 2006 e il 2012, e il loro risparmio annuale (-38% negli ultimi 6 anni).
La pressione fiscale ha quindi annullato gli effetti del bonus Irpef, pensato e voluto dal governo per rilanciare i consumi. Consumi che, a settembre e secondo Confcommercio, hanno registrato un calo dello 0,2% su agosto e dello 0,6% rispetto allo stesso mese del 2013. Il calo tendenziale, spiega chi ha condotto la rilevazione, deriva dalla flessione della domanda di servizi (-0,9%) e dei beni (-0,4%).

 

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