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Cresce la fiducia. E i consumi?

consumi_crisi_economicaL’indice di fiducia dei consumatori in crescita è sintomatico di una corrispettiva ripresa dei consumi? Di per sé il dato è importante: le attese, positive, di risalita della nostra economia incoraggiano le famiglie a spendere di più. Ma è opportuno non lasciarsi andare a facili entusiasmi, perché gli indicatori sono ancora discordanti e non fotografano un andamento lineare.
Che l’economia italiana stia mostrando segnali di vitalità in questi primi mesi dell’anno è comunque un fatto da non trascurare. Il recente rialzo di un decimale del tasso di disoccupazione è, tuttavia, l’ultimo esempio di quanto sia altalenante la tendenza dei principali indicatori economici.
Confcommercio, ad esempio, prevede una risalita dei consumi, con una crescita dell’1,2% contro il -1,1% del 2014 e, più in generale, al cospetto di una diminuzione pari a nove punti registrata negli anni della crisi, tra il 2008 e il 2014. Ma, avverte, a sostenere la ripresa sarà anche la straordinarietà degli eventi, nello specifico l’Expo e il Giubileo di Roma.
Stando agli ultimi dati Istat, inoltre, le vendite al dettaglio sono aumentate a gennaio 2015 dello 0,1% rispetto al mese precedente (+1,7% su base annua), consolidando il trend del trimestre novembre-gennaio (+0,1% sul precedente). Tuttavia, nonostante il rinnovato ottimismo, è prematuro stabilire se una vera e propria ripresa dei consumi c’è stata oppure no. È vero che il 44% degli italiani, secondo una rilevazione Confesercenti in collaborazione con SWG, ritiene il periodo migliore, ma almeno due su tre (il 67%) non aumenterà la spesa, al contrario di quanto conta di fare il 14%, mentre un 18% ammette che dovrà ridurla anche nel 2015.
I soldi da far girare non sono ancora molti, in effetti. Per il weekend di Pasqua non sono previsti grandi spostamenti e in partenza dovrebbe essere un italiano su quattro. Del resto, informa l’Istat, nel 2014 il potere di acquisto delle famiglie consumatrici (cioè il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in termini reali) è rimasto invariato rispetto all’anno precedente. In definitiva ci sarà da attendere un po’ prima di verificare se la fiducia rilevata in questo primo scorcio di 2015 sarà stata ben riposta.

(articolo pubblicato il 2 aprile 2015 su Tgcom24)

 

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