Borsa in affanno, ma per il Giornale la notizia è in verità un’altra
Scrive Vittorio Feltri sul Giornale che la notizia sensazionale non è il crollo di ieri della Borsa, peraltro prevedibile. Lo è semmai il tracollo della Cir di Carlo De Benedetti, nonostante il risarcimento milionario da parte della Mondadori stabilito dai giudici. Il calo è di 7,49 punti per la Cir contro il 4,5 della Mondadori. “Come si giustifica?”, domanda Feltri. “Qualcuno sostiene che la società, per quanto debba introitare una somma ingente, in realtà non potrà usarne neanche un centesimo, dovendola accantonare in toto finché la causa non sarà stata discussa in Cassazione, cui spetta il compito di emettere il verdetto definitivo. Che non è detto le sia favorevole. Non lo fosse, l’Ingegnere dovrebbe restituire il malloppo a Berlusconi”. Dunque, sentenzia ancora Feltri, “il ragionamento sta in piedi. Tuttavia non chiarisce un punto. D’accordo, la Cir non può disporre subito dei 560 milioni, quindi è comprensibile che le sue azioni non siano volate in alto. Ma perché sono scese del 7,49 per cento, costringendo la Borsa a sospenderle? Un motivo ci sarà. Quale? Ipotesi: forse è più credibile un Berlusconi azzoppato che un De Benedetti potenzialmente creditore di una cifra astronomica. Fosse così,l’Ingegnere avrebbe solo una chance: correre a nascondersi”.