Fecondazione in vitro, Corte Strasburgo: “No a ricerca su embrioni”
La Corte europea per i diritti umani di Strasburgo ha stabilito che l’Italia non ha violato la Convenzione europea sui diritti dell’uomo per non aver ammesso la donazione a scopo scientifico di embrioni umani ottenuti attraverso la fecondazione in vitro, in seguito al caso Adelina Parillo, che nel 2002 ricorse alla fecondazione in vitro con il suo partener, avendo in cinque embrioni, che a causa della morte del compagno nel 2003, non furono mai impiantati. Parillo rinunciò alla gravidanza, ma donò gli embrioni per la ricerca.