Crescita e futuro, le parole d’ordine | T-Mag | il magazine di Tecnè

Crescita e futuro, le parole d’ordine

L’incontro bilaterale Italia – Stati Uniti rinfranca tutti noi. Le (belle) parole spese da Barack Obama nei confronti di Mario Monti inorgogliscono il Paese e poiché anche l’occhio vuole la sua parte, la copertina del Time dedicata al nostro premier (Can this man save Europe?) suggella la leadership ritrovata. A maggior ragione se confrontata con quella in cui, “appena” 81 giorni fa, lo stesso magazine ritraeva l’ex presidente del Consiglio con tutt’altro spessore di “ammirazione”. Se all’epoca eravamo considerati l’economia più pericolosa di Europa, adesso ci riappropriamo dei nostri spazi. Non stiamo messi come la Grecia, insomma. Atene deve mantenere fede agli impegni concordati (su cui l’Eurogruppo continua però a dubitare) mentre Roma le sue decisioni forti, impopolari ma indispensabili, già le ha prese.
I passi da gigante compiuti dall’Italia sono riconosciuti, internazionalmente parlando, dai maggiori leader mondiali e la Casa Bianca in particolare giova delle posizioni “montiane” in campo economico. Quella americana è un’economia che molto dipende dal Vecchio Continente e la sinergie riguardo temi specifici quali la crescita rigalvanizzano – a loro volta – Washington, poco soddisfatta delle politiche di eccessiva austerità e di rigore fiscale imposte negli ultimi mesi da Berlino.
Nell’intervista al Time, Monti ha auspicato di riuscire a cambiare “la cultura e un certo modo di vivere e di lavorare degli italiani” perché “altrimenti le riforme strutturali sarebbero quantomeno effimere”. Una necessità organica, questa appare, in quanto non può esserci crescita se prima non si creano presupposti nuovi in grado di consolidare una ripresa quanto mai urgente. Il lavoro – il tasto più dolente dell’Italia – può e deve essere rilanciato non perseguendo esclusivamente schemi obsoleti. Non solo articolo 18, dunque. Soprattutto innovazione, sostenibilità, capacità esecutiva in caso di emergenze, maggiori tutele preventive che facciano risparmiare ingenti somme nel lungo periodo (si pensi alla sicurezza sul lavoro o a quella stradale), mirare ad una più efficace qualità di sviluppo, colmare – non più a chiacchiere – il divario Nord-Sud.
Considerati i tempi stringati il governo tecnico avrà, tra le altre cose, il compito di gettare le basi per tutto ciò. Al resto ci penserà la politica. La quale, confidiamo in fretta, dovrà dimostrare di essere riuscita a ristrutture soprattutto se stessa.

F. G.

 

Scrivi una replica

News

Stati Uniti, ad aprile tasso di disoccupazione al 3,9%

Secondo i dati diffusi dall’Ufficio statistico del Dipartimento del Lavoro statunitense, ad aprile la crescita dei posti di lavoro ha registrato un rallentamento superiore alle…

3 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Mercato auto, ad aprile immatricolazioni in crescita del 7,5% su base annua

Ad aprile le immatricolazioni di auto nuove in Italia sono state 135.353, il 7,5% in più rispetto allo stesso mese del 2023. È quanto emerge…

3 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Mosca risponde a Macron e Cameron: «Parole pericolose»

Dapprima le dichiarazioni del presidente francese, Emmanuel Macron, il quale è tornato a non escludere l’invio di truppe in Ucraina in caso di richiesta di…

3 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Stop a commercio Turchia-Israele. Erdogan: «Non potevamo stare a guardare»

«Non potevamo stare a guardare. La situazione degli ultimi sviluppi tra Israele e Palestina è inaccettabile». In questo modo il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan,…

3 Mag 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia